Fior di Libri

Ad ogni lettore il suo libro. Ad ogni libro il suo lettore. (Ramamrita Ranganathan)

Giovanna Motta, Raccontami una storia

“Raccontami una storia” è il risultato di una ricerca svolta da un’équipe di studiosi di vari paesi e di diversa estrazione disciplinare e culturale, coordinati da Giovanna Motta, professore di Storia Moderna e responsabile del Dottorato in Storia d’Europa presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Il lavoro parte dalla considerazione che se i libri di storia costituiscono la fonte prima attraverso la quale viene ricostruita l’identità storica e antropologica dei vari popoli, è nelle canzoni popolari, nelle filastrocche e, soprattutto, nelle fiabe, in una mescolanza di realtà e finzione, di luoghi reali e trasfigurati dal racconto, di eroi veri e fantastici, che ne troviamo “il cuore”, ossia l’essenza culturale. Ciò appare vero, soprattutto considerando che la riscoperta delle radici più profonde delle popolazioni è agevolata dal ricorso ad una cultura che parte “dal basso”, ricca di particolari, di episodi minori, di persone comuni, con i loro usi e costumi, piuttosto che alla Grande Storia con i suoi protagonisti e avvenimenti epocali. La lettura, appesantita da inevitabili elenchi di titoli e autori, offre una più o meno interessante carrellata delle varie nazioni, procedendo da occidente a oriente, più che per paesi, per aree culturali, ritrovando i legami tra popoli diversi (o separati da circostanze storiche e politiche) ma con radici simili ed evidenziando quegli elementi che uniscono alcuni paesi del Vecchio continente alle colonie, divenuti ormai parte integrante della loro memoria. In comune a molti popoli vi è il desiderio di riscoprire quelle antiche origini, di difenderle dai popoli oppressori, così che il folklore, a volte, diventa vera e propria espressione dell’indipendenza nazionale. Inoltre, la fiaba, molto più della letteratura, ha la caratteristica di essere, al tempo stesso, universale e locale, possedendo elementi comuni un po’ a tutti i paesi e, assieme, la capacità di permettere la sopravvivenza del patrimonio culturale anche di singole regioni, lontane dai principali centri di produzione della cultura. Per evidenziare punti comuni e differenze tra i vari paesi, è stato estrapolato e analizzato dagli autori il tema del viaggio che si configura in una duplice maniera: fisico e reale o immaginario e simbolico. Nel primo caso, un viaggio si può intraprendere per i più svariati motivi: per scelta, per reazione alle avversità, affrontando i pericoli che man mano si presentano o per spirito d’avventura oppure, semplicemente, perché la situazione lo richiede. Nel secondo caso, il viaggio può rappresentare una prova o una sorta d’iniziazione, un cammino alla scoperta di sé in cui non conta la strada percorsa, ma il livello di autocoscienza e di valutazione della vita. Del resto, la vita stessa può essere concepita come un viaggio e gli uomini come personaggi perennemente in movimento, al fine di raggiungere un obiettivo di tipo esistenziale. In entrambi i casi, il viaggio porta ad un cambiamento: c’è chi diventa ricco e famoso o, più semplicemente, attraverso i meriti accumulati, un uomo migliore. In tutti i casi, al ritorno, nessuno resta mai uguale a se stesso. Vi sono anche alcuni tipi particolari di viaggio: il pellegrinaggio (è il cammino per eccellenza), le crociate (nel loro significato spirituale e militare), l’esilio (un percorso sofferto e doloroso). Anche nelle moderne favole italiane, il tema del viaggio è un elemento imprescindibile ed è inteso come: “movimento, fuga, spostamento, volo, sprofondamento, andata e ritorno, o solo andata”. Esse, rispetto ai modelli della favola tradizionale, tanto cari ai più noti scrittori di fiabe antichi e moderni, presentano una maggiore libertà inventiva, dovuta anche ad un’attualizzazione. I personaggi, infatti, sono meno stereotipati, le trame non hanno uno sviluppo pedagogico, ma stimolano il lettore alla riflessione e la conclusione è imprevedibile e aperta, non moraleggiante (com’è noto, il Grillo Parlante della favola di Collodi, non ha fatto una bella fine).

Fiorella Ferrari

Raccontami una storia

Giovanna Motta, Raccontami una storia, Franco Angeli, Milano, 2011, p. 262, euro 33,00. 

© Pubblicato su “Conquiste del Lavoro – Via Po” N°744 del 10/12/2011.

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Questa voce è stata pubblicata il 3 febbraio 2015 da in Saggistica con tag , , .